Cinema e paesaggio. Le isole di Nanni Moretti

L’autore (Antonio Catolfi) nel saggio Cinema e paesaggio. Le Isole di Nanni Moretti ripercorre le fasi salienti del rapporto tra cinema e paesaggio in alcuni autori significativi del cinema italiano. In particolar modo si sofferma sul cinema di Nanni Moretti e sul suo film Caro Diario. Catolfi rintraccia elementi ricorrenti nel cinema di Nanni Moretti che contraddistinguono il suo carattere poliedrico e spigoloso di attore interprete di sé stesso e di regista-autore. Una delle prime versioni del soggetto di Caro diario prevedeva la storia di uno psicanalista che abita proprio a Salina, idea che poi abbandonerà optando per un personaggio molto più autobiografico, ovvero un regista in viaggio-peregrinazione tra le isole Eolie alla ricerca della serenità necessaria per poter scrivere il soggetto di un film. Apparentemente uguali, queste isole dimostrano invece aspetti del rapporto uomo-ambiente completamente diversi. Le isole Eolie descritte da Moretti sono cinque. Lipari, Salina, Stromboli, Panarea e Alicudi. Significativo il fatto che il racconto si dipani dall’isola più popolosa a quella con meno abitanti. Un’evoluzione che compiono i due protagonisti, tra il romanzesco e il comico: «da un lato l’erranza, il viaggio, l’esperienza, la formazione, l’ascolto, la veggenza; dall’altro il bozzetto grottesco, l’esagerazione comica, la maschera, la caricatura». All’appello delle isole elencate da Moretti mancano Filicudi e Vulcano ma è ininfluente rispetto al significato complessivo del film. Tutte le isole hanno però caratteri assoluti totalmente diversi tra loro.