Il testo propone un'analisi dell'inclusione differenziale del lavoro migrante nello spazio politico, sociale e produttivo dell'Unione europea. La duplice prospettiva storica e teorica adottata permette da una parte di mostrare il cambio di paradigma con cui in Europa si è guardato alle migrazioni a partire dalla crisi degli anni '70 del ventesimo secolo e, dall'altra, di approfondire la dinamica interno-esterno con cui si è costituita materialmente l'Unione europea. L'analisi dei confini d'Europa è quindi condotta con attenzione non solo alle frontiere esterne ma anche a quelle interne che contribuiscono a situare i migranti agli avamposti della precarietà.
Ai confini del precariato. Appunti sull’inclusione differenziale dei lavoratori migranti
Alessandro Simoncini
2000-01-01
Abstract
Il testo propone un'analisi dell'inclusione differenziale del lavoro migrante nello spazio politico, sociale e produttivo dell'Unione europea. La duplice prospettiva storica e teorica adottata permette da una parte di mostrare il cambio di paradigma con cui in Europa si è guardato alle migrazioni a partire dalla crisi degli anni '70 del ventesimo secolo e, dall'altra, di approfondire la dinamica interno-esterno con cui si è costituita materialmente l'Unione europea. L'analisi dei confini d'Europa è quindi condotta con attenzione non solo alle frontiere esterne ma anche a quelle interne che contribuiscono a situare i migranti agli avamposti della precarietà.File | Dimensione | Formato | |
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