Il saggio intende entrare nell’ambito della Scuola di Tartu-Mosca attraverso le lettere, per la prima volta qui presentate nel volume Sellerio in traduzione italiana, che tra il 1964 e il 1993 si scambiano due fra i maggiori studiosi del Novecento (e oltre), Jurij M. Lotman e Boris A. Uspenskij. Il carteggio permette di seguire la nascita e lo sviluppo della scienza semiotica, che trova la sua più compiuta espressione appunto negli anni di Tartu-Mosca fino ad arrivare al dibattito contemporaneo. Delle vicende della Scuola emerge dal carteggio larga testimonianza, come anche dello stile di lavoro aperto al dibattito, al confronto e, infine, dell’interculturalità dominanti. Attraverso mini-racconti di vita quotidiana, non disgiunti dalle vicende politiche, sgorgano spontaneamente dalle lettere riflessioni su tematiche teoriche (le categorie spazio-temporali della narrazione, la semiotica dell’arte, della letteratura, del cinema, del teatro dei burattini, del testo mistico) e ci danno modo di identificare l’altissimo profilo scientifico dei due studiosi già, qui, da questa “postazione privilegiata”, prima ancora che nei loro coevi e successivi lavori scientifici.
Su Tartu-Mosca, la semiotica, la cultura. Dal romanzo in lettere di Lotman e Uspenskij
Zaganelli G
2018-01-01
Abstract
Il saggio intende entrare nell’ambito della Scuola di Tartu-Mosca attraverso le lettere, per la prima volta qui presentate nel volume Sellerio in traduzione italiana, che tra il 1964 e il 1993 si scambiano due fra i maggiori studiosi del Novecento (e oltre), Jurij M. Lotman e Boris A. Uspenskij. Il carteggio permette di seguire la nascita e lo sviluppo della scienza semiotica, che trova la sua più compiuta espressione appunto negli anni di Tartu-Mosca fino ad arrivare al dibattito contemporaneo. Delle vicende della Scuola emerge dal carteggio larga testimonianza, come anche dello stile di lavoro aperto al dibattito, al confronto e, infine, dell’interculturalità dominanti. Attraverso mini-racconti di vita quotidiana, non disgiunti dalle vicende politiche, sgorgano spontaneamente dalle lettere riflessioni su tematiche teoriche (le categorie spazio-temporali della narrazione, la semiotica dell’arte, della letteratura, del cinema, del teatro dei burattini, del testo mistico) e ci danno modo di identificare l’altissimo profilo scientifico dei due studiosi già, qui, da questa “postazione privilegiata”, prima ancora che nei loro coevi e successivi lavori scientifici.File | Dimensione | Formato | |
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