Questo studio offre un’interpretazione di lungo periodo della storia politica e istituzionale dell’Umbria dal Settecento a oggi, con l’intento di superare una lettura isolazionistica della storia e dell’identità regionale. Il volume mette in evidenza come la persistenza dei caratteri identitari originari di un’area dell’Italia centrale, collocata tra Roma e Firenze, abbia conferito nel tempo alle classi dirigenti del territorio una specifica fisionomia politica di tipo statalista e municipalista con un’organizzazione prevalentemente oligarchica nella gestione del potere… D’altronde, lungo i decenni la politica delle classi dirigenti cittadine e regionali ha assecondato, se non promosso, un certo ribellismo municipalistico contro lo Stato centrale e organizzato un contro potere regionalistico che sono risultate essere comunque due facce della stessa dipendenza statalista, fino a identificarsi con la difesa della piccola patria contro lo Stato nazionale. Questa politica ha consentito sviluppo e modernizzazione nelle fasi espansive della spesa pubblica, ma non è riuscita a contrastare efficacemente crisi e persistente arretratezza in quelle recessive. Gli attuali e pervasivi processi di globalizzazione e internazionalizzazione dell’economia e dei commerci sollecitano i territori e gli Stati ad andare oltre il protezionismo nazionalistico, pur di fronte al crescente consenso populista, e può quindi apparire tutt’altro che inutile riconsiderare le varie fasi della storia politica dell’Umbria alla luce delle nuove sfide dei prossimi decenni.
Stato e istituzioni locali. La storia politica dell'Umbria dall'Unità a oggi
Stramaccioni, A.
2018-01-01
Abstract
Questo studio offre un’interpretazione di lungo periodo della storia politica e istituzionale dell’Umbria dal Settecento a oggi, con l’intento di superare una lettura isolazionistica della storia e dell’identità regionale. Il volume mette in evidenza come la persistenza dei caratteri identitari originari di un’area dell’Italia centrale, collocata tra Roma e Firenze, abbia conferito nel tempo alle classi dirigenti del territorio una specifica fisionomia politica di tipo statalista e municipalista con un’organizzazione prevalentemente oligarchica nella gestione del potere… D’altronde, lungo i decenni la politica delle classi dirigenti cittadine e regionali ha assecondato, se non promosso, un certo ribellismo municipalistico contro lo Stato centrale e organizzato un contro potere regionalistico che sono risultate essere comunque due facce della stessa dipendenza statalista, fino a identificarsi con la difesa della piccola patria contro lo Stato nazionale. Questa politica ha consentito sviluppo e modernizzazione nelle fasi espansive della spesa pubblica, ma non è riuscita a contrastare efficacemente crisi e persistente arretratezza in quelle recessive. Gli attuali e pervasivi processi di globalizzazione e internazionalizzazione dell’economia e dei commerci sollecitano i territori e gli Stati ad andare oltre il protezionismo nazionalistico, pur di fronte al crescente consenso populista, e può quindi apparire tutt’altro che inutile riconsiderare le varie fasi della storia politica dell’Umbria alla luce delle nuove sfide dei prossimi decenni.File | Dimensione | Formato | |
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Alberto Stramaccioni - Stato e istituzioni locali - il Formichiere Foligno 2018.pdf
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