Riflessioni sulla lettura critica che Giuliano Soria dà dell'opera dello scrittore galego Conde, vincitore del prestigioso Premio Nacional de Literatura nel 1987. Tale approccio è svolto privilgiando la dimensione della narratologia e individuando nella dialettica identitaria regionale/nazionale una chiave importante per comprendere la cifra artistica dell'autore. La scrivente evidenzia una caratteristica che rimane in sottotono: l'opera condiana è uno specchio della "condizione post-moderna" (Lyotard Krisinsky, Benvenuto) per la presenza di pratiche discorsive come le tattiche molecolari e il gioco di prospettive nel romanzo neostorico atttuale.

Introduzione

Gambini, D.
2015-01-01

Abstract

Riflessioni sulla lettura critica che Giuliano Soria dà dell'opera dello scrittore galego Conde, vincitore del prestigioso Premio Nacional de Literatura nel 1987. Tale approccio è svolto privilgiando la dimensione della narratologia e individuando nella dialettica identitaria regionale/nazionale una chiave importante per comprendere la cifra artistica dell'autore. La scrivente evidenzia una caratteristica che rimane in sottotono: l'opera condiana è uno specchio della "condizione post-moderna" (Lyotard Krisinsky, Benvenuto) per la presenza di pratiche discorsive come le tattiche molecolari e il gioco di prospettive nel romanzo neostorico atttuale.
2015
9788868124366
Conde, postmodernità, romanzo neostorico, letture polisense
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/13291
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