Grazie al fondamentale contributo della Corte costituzionale il diritto al consenso informato si è affermato come espressione dell’autodeterminazione e della dignità umana. L’istituto è stato sempre oggetto di pronunce giurisprudenziali e di studi dottrinali, specie per quanto riguarda l’efficacia del consenso degli incapaci. Dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, attesa da decenni, viene emanata la legge n. 219 del 22 dicembre 2017, in materia di “Consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Il consenso informato viene posto alla base della relazione di cura e di fiducia con il medico e specifca attenzione viene data alla disciplina del rapporto terapeutico nel caso di persona minore o incapace cui deve essere garantito il rispetto della dignità, dell’identità e della libertà, per valorizzare al massimo la determinazione di questi soggetti. L’istituto delle c.d. disposizioni anticipate di trattamento (DAT) dà specifica attuazione al diritto alla pianificazione anticipata delle cure. Se alla l. n. 219/2017 va riconosciuto tale merito, purtroppo, ad oggi, si riscontra un eccesso di formalismo, di burocratizzazione della procedura che rischia di svuotare di ogni reale utilità il nuovo intervento legislativo.

Diritti del paziente e consenso informato

Coppini L.
2018-01-01

Abstract

Grazie al fondamentale contributo della Corte costituzionale il diritto al consenso informato si è affermato come espressione dell’autodeterminazione e della dignità umana. L’istituto è stato sempre oggetto di pronunce giurisprudenziali e di studi dottrinali, specie per quanto riguarda l’efficacia del consenso degli incapaci. Dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, attesa da decenni, viene emanata la legge n. 219 del 22 dicembre 2017, in materia di “Consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Il consenso informato viene posto alla base della relazione di cura e di fiducia con il medico e specifca attenzione viene data alla disciplina del rapporto terapeutico nel caso di persona minore o incapace cui deve essere garantito il rispetto della dignità, dell’identità e della libertà, per valorizzare al massimo la determinazione di questi soggetti. L’istituto delle c.d. disposizioni anticipate di trattamento (DAT) dà specifica attuazione al diritto alla pianificazione anticipata delle cure. Se alla l. n. 219/2017 va riconosciuto tale merito, purtroppo, ad oggi, si riscontra un eccesso di formalismo, di burocratizzazione della procedura che rischia di svuotare di ogni reale utilità il nuovo intervento legislativo.
2018
9788828803362
consenso, autodeterminazione, salute
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/13280
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