Come reagisce il lettore se le prospettive o i piani narrativi di una storia aumentano? Come memorizza le storie? Come valuta i percorsi dei protagonisti delle storie? Come visualizza quanto raccontato? A queste e molte altre domande risponde la psiconarratologia, che è il nome dato da due studiosi (Bortolussi&Dixon) a una teoria narratologica fondata su un metodo di studio sperimentale e sull'osservazione empirica dei processi cognitivi dei lettori. Il metodo sperimentale, in gran parte importato dagli studi di psicologia cognitiva e di discourse analysis, rappresenta uno strumento di grande valore per la critica letteraria, che potrebbe certamente aumentare il suo impatto socio-economico e favorire il dialogo con le altre discipline. Naturalmente la sua applicazione prevede l'acquisizione di nuove competenze metodologiche, non solo quelle psicologiche, ma anche statistiche, utili nei processi di validazione dei risultati ottenuti e necessarie per formalizzare i processi di misurazione dei dati.Nella consapevolezza che cambiare non significa necessariamente perdere delle cose per acquisirne altre, ma anche affiancare nuove conoscenze e nuove competenze a un patrimonio già esistente, questo libro ricostruisce la storia degli strumenti critici della narratologia, dal paradigma strutturalista fino alla rivoluzione della narratologia cognitiva, e presenta, accanto alla teoria della psiconarratologia, un protocollo diviso in fasi per l'applicazione del metodo sperimentale nello studio della narrazione - dalla formulazione dell'ipotesi scientifica all'uso di formule statistiche per la validazione dei risultati - corredato da alcuni esperimenti realizzati.

Dalla narratologia alla psiconarratologia. Il metodo sperimentale nello studio della narrazione

Marino, Toni
2018-01-01

Abstract

Come reagisce il lettore se le prospettive o i piani narrativi di una storia aumentano? Come memorizza le storie? Come valuta i percorsi dei protagonisti delle storie? Come visualizza quanto raccontato? A queste e molte altre domande risponde la psiconarratologia, che è il nome dato da due studiosi (Bortolussi&Dixon) a una teoria narratologica fondata su un metodo di studio sperimentale e sull'osservazione empirica dei processi cognitivi dei lettori. Il metodo sperimentale, in gran parte importato dagli studi di psicologia cognitiva e di discourse analysis, rappresenta uno strumento di grande valore per la critica letteraria, che potrebbe certamente aumentare il suo impatto socio-economico e favorire il dialogo con le altre discipline. Naturalmente la sua applicazione prevede l'acquisizione di nuove competenze metodologiche, non solo quelle psicologiche, ma anche statistiche, utili nei processi di validazione dei risultati ottenuti e necessarie per formalizzare i processi di misurazione dei dati.Nella consapevolezza che cambiare non significa necessariamente perdere delle cose per acquisirne altre, ma anche affiancare nuove conoscenze e nuove competenze a un patrimonio già esistente, questo libro ricostruisce la storia degli strumenti critici della narratologia, dal paradigma strutturalista fino alla rivoluzione della narratologia cognitiva, e presenta, accanto alla teoria della psiconarratologia, un protocollo diviso in fasi per l'applicazione del metodo sperimentale nello studio della narrazione - dalla formulazione dell'ipotesi scientifica all'uso di formule statistiche per la validazione dei risultati - corredato da alcuni esperimenti realizzati.
2018
9788868742102
narrazione; psicologia; esperimento
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