La recente sentenza B.A.C. c. Grecia1 ha rappresentato l’occasione per una presa di posizione piuttosto innovativa da parte della Corte europea dei diritti umani, che ha ricostruito, in termini particolarmente incisivi, il rilievo giuridico dell’inattività nel trattamento di una domanda di protezione internazionale da parte delle autorità nazionali, le cui condotte omissive o gli eccessivi ritardi nell’esame delle richieste di protezione sarebbe- ro idonee ad integrare una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare.

Condizione di precarietà ed incertezza dei richiedenti protezione internazionale al vaglio della Corte europea: in margine al caso B.A.C. c. Grecia

Marchegiani, M
2016-01-01

Abstract

La recente sentenza B.A.C. c. Grecia1 ha rappresentato l’occasione per una presa di posizione piuttosto innovativa da parte della Corte europea dei diritti umani, che ha ricostruito, in termini particolarmente incisivi, il rilievo giuridico dell’inattività nel trattamento di una domanda di protezione internazionale da parte delle autorità nazionali, le cui condotte omissive o gli eccessivi ritardi nell’esame delle richieste di protezione sarebbe- ro idonee ad integrare una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare.
2016
protection of the right to private life, torture and inhuman or degrading treatment or punishment, Greek System of International Protection, repatriation, extradition, Turkey
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/896
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