In this paper we will describe the idiocultural dimension of intercultural communities we have developed in a virtual environment. We will explain our collection of data using Fine’s (1979) five analytical criteria K>U>F>A>T ( Known culture, Usable culture, Functional culture, Appropriate culture, Trigger event) demonstrating how they are negotiated in group interaction. We found that these micro-communities develop a complex interaction between members cultures (C1, C2, C3) and generate a C4 which does not exist otherwise because it represents the social construction of each group, or its Idioculture

In questo contributo descriveremo la dimensione idioculturale di comunità interculturali che abbiamo realizzato in un ambiente virtuale. Tratteremo i dati raccolti utilizzando cinque criteri distintivi: K>U>F>A>T (Known culture, Usable Culture, Functional Culture, Appropriate Culture, Trigger Event) secondo il modello di Fine (1979) e mostrando come vengono negoziati nelle interazioni di gruppo. I risultati dimostrano che tali micro-comunità sviluppano una complessa interazione tra le culture dei singoli membri (C1, C2, C3) e generano una C4 che esiste solo all’interno del gruppo e ne rappresenta la sua costruzione sociale, cioè la sua Idiocultura.

La dimension idioculturelle des micro-communautés d’apprentissage en ligne

Dolci R;
2007-01-01

Abstract

In this paper we will describe the idiocultural dimension of intercultural communities we have developed in a virtual environment. We will explain our collection of data using Fine’s (1979) five analytical criteria K>U>F>A>T ( Known culture, Usable culture, Functional culture, Appropriate culture, Trigger event) demonstrating how they are negotiated in group interaction. We found that these micro-communities develop a complex interaction between members cultures (C1, C2, C3) and generate a C4 which does not exist otherwise because it represents the social construction of each group, or its Idioculture
2007
In questo contributo descriveremo la dimensione idioculturale di comunità interculturali che abbiamo realizzato in un ambiente virtuale. Tratteremo i dati raccolti utilizzando cinque criteri distintivi: K>U>F>A>T (Known culture, Usable Culture, Functional Culture, Appropriate Culture, Trigger Event) secondo il modello di Fine (1979) e mostrando come vengono negoziati nelle interazioni di gruppo. I risultati dimostrano che tali micro-comunità sviluppano una complessa interazione tra le culture dei singoli membri (C1, C2, C3) e generano una C4 che esiste solo all’interno del gruppo e ne rappresenta la sua costruzione sociale, cioè la sua Idiocultura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/459
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