I difetti già riscontrabili nella quarta impressione del Vocabolario della Crusca furono accentuati, com’è noto, dalla celebre riedizione veronese uscita tra il 1806 ed il 1811. Tra gli spogli propri e altrui, di cui il Cesari si servì spiccano quelli di Girolamo Lombardi. Se in generale si può dire che molte delle oltre cinquemila «giunte» furono tratte da testi filologicamente incerti e che in parecchi casi tali integrazioni sono costituite da semplici varianti grafico-fonetiche messe a lemma, le voci siglate L. (Lombardi) risultano le più contraddittorie proprio rispetto alla vagheggiata purezza del tosco-fiorentino trecentesco, in quanto il gesuita veronese nei suoi elenchi aveva preso in considerazione testi del XIII e del XIV secolo che presentavano tratti fonetici ibridi, spesso tosco-umbri e meridionali (cfr. Vitale 1986: 507-539). Si capisce, dunque, la definizione, caustica ma azzeccata, di «tesauriere di spazzature» che Tommaseo appioppò al Lombardi in una nota della parodia trecentesca pubblicata a Milano nel 1826 con il titolo La storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche, le cui fonti linguistiche sono state individuate, oltre che nel Novellino, proprio nella Crusca veronese. Un gruppo di varianti fonetiche risale infatti a lemmi introdotti ex novo in quel vocabolario sulla base delle attestazioni registrate dal Lombardi in Guittone, in Cavalca e nella tradizione religiosa estesamente toscana dei primi secoli; altre voci richiamano lemmi non esclusivi della Crusca veronese ma che in quella sede erano state messe in rilievo da annotazioni e chiose di vario genere (cfr. Cartago1977: 310-311). Il giovane autore delle sei novelle antiche appare già pienamente conscio della necessità di riformare la prassi lessicografica italiana e tale consapevolezza lo porta a emulare gli atteggiamenti ironici e le trovate linguistico-retoriche escogitate dal Monti per evidenziare i limiti del tradizionalismo arcaizzante, incapace di fornire risposte adeguate alle questioni aperte dalla crisi del linguaggio letterario italiano e dal rinnovamento culturale e scientifico europeo tra Sette e Ottocento. Di particolare interesse i Dialoghi anticesariani apparsi nel «Poligrafo» tra il 1813 e 1814 e quello, intitolato I poeti dei primi secoli della lingua italiana, che apre la seconda parte del III volume della Proposta montiana. In una scena, il sapido polemista, facendo parlare Guittone con il filologo cruscante che nel 1745 ne aveva pubblicato le lettere, aveva messo in bocca all’aretino vocaboli e locuzioni tratte da codici antichi, per prendersi gioco non tanto – o non solo – «dei poeti predanteschi (e degli “agresti vagiti della lingua Italiana” da loro emessi), quanto dell’inattendibilità delle edizioni» cui la Crusca fiorentina aveva attinto per citarli (Serianni 1989: 50-51). A Monti e alla sua cerchia, Tommaseo, all’epoca già entrato in contatto con Manzoni, rimproverava, oltre al fraintendimento del De vulgari eloquentia, l’intellettualismo antipopolare e l’insofferenza verso la pretesa toscana del primato linguistico, condividendo però l’insoddisfazione (provata anche dal grande lombardo e da Leopardi) verso la lessicografia cruscante, ridicolizzata sull’esempio montiano attraverso la mimesi caricaturale del finto antico. Più tardi, le ragioni dell’uso vivo spingeranno Tommaseo a sottoporre la stessa Crusca veronese al vaglio della competenza nativa della sua Geppina, per distinguere la moneta della lingua circolante da quella fuori corso. L’ideale della conciliazione tra toscanità popolare e lingua colta, verificata con lo studio dei dizionari e dei modelli letterari, impedirà però al dalmata di seguire fino in fondo l’autore dei Promessi sposi nella direzione dell’esclusivismo antiletterario fiorentino che caratterizzerà il passaggio dalla ventisettana alla quarantana e la corrispondente evoluzione del pensiero linguistico manzoniano. Bibliografia Alfieri, Gabriella, 2004, Tommaseo toscano, in Bruni 2004: 193-239. Barbarisi, Gennaro (a cura di), 2006, Vincenzo Monti nella cultura italiana, Milano, Cisalpino. Benucci, Elisabetta, Dardi, Andrea, Fanfani, Massimo, 2003, La Crusca nell’Ottocento, Catalogo della mostra documentaria, Firenze, Aula Grande del Dipartimento di Italianistica, 9 aprile 2003, Firenze, Società Editrice Fiorentina. Bezzola, Guido, 1978, Tommaseo a Milano, Milano, Il Saggiatore. Bezzola, Guido, 1991, Aspetti della polemica sui «Lombardi alla prima crociata», «Nuova Antologia», vol. DLXVI, fasc. 2179, luglio-settembre, pp. 222-238. Bruni, Francesco (a cura di), 2004, Niccolò Tommaseo: popolo e nazioni. Italiani, corsi, greci, illirici, Atti del Convegno internazionale di studi nel bicentenario della nascita di Niccolò Tommaseo, Venezia, 23-25 gennaio 2003, Roma-Padova, Antenore. Calabresi, Ilio et alii, 1985, La Crusca nella tradizione letteraria e linguistica italiana, Atti del Congresso internazionale per il IV centenario dell'Accademia della Crusca, Firenze, 29 settembre-2 ottobre 1983, Firenze, Accademia della Crusca. Cartago, Gabriella, 1977, Atteggiamenti linguistici del primo Tommaseo: la «Storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche», «Rendiconti. Istituto Lombardo. Accademia di Scienze e Lettere. Classe di Lettere e Scienze morali e storiche», CXI, pp. 303-312. Cartago, Gabriella, 2000, L’utopia neotoscanista nel Duca d’Atene di Niccolò Tommaseo, in Studi vari di lingua e letteratura italiana in onore di Giuseppe Velli, Milano, Cisalpino, vol. II, pp. 715-728. Cartago, Gabriella, 2004, Dal ‘Perticari confutato da Dante’ alla ‘Nuova Proposta’, in Bruni 2004: 143-156. Cesari, Antonio, 2002, Dissertazione sopra lo stato presente della lingua italiana, testo critico e commento di Alessandra Piva, Roma-Padova, Antenore. Corti, Maria, 1969, Il problema della lingua nel romanticismo italiano, in Ead., Metodi e fantasmi, Milano, Feltrinelli. Covino, Sandra, 2009, Giacomo e Monaldo Leopardi falsari trecenteschi: contraffazione dell'antico, cultura e storia linguistica nell'Ottocento italiano, 2 voll., Firenze : Olschki. Crusca IV = Vocabolario degli Accademici della Crusca, quarta impressione, Firenze, Manni, 1729-1738. Crusca veronese = Vocabolario degli Accademici della Crusca oltre le giunte fatteci finora, cresciuto d’assai migliaja di voci e modi de’ classici, le più trovate da Veronesi, dedicato a Sua Altezza Imperiale il Principe Eugenio Veice-Re d’Italia, Verona, Stamperia di Dionigi Ramanzini, 1806 (uscito in relatà dal 1806 al 1811). Dardi, Andrea (a cura di), 1990, Gli scritti di Vincenzo Monti sulla lingua italiana, Firenze, Olschki. Dardi, Andrea, 2003, Postille di Vincenzo Monti alla ‘Crusca veronese’, in Benucci - Dardi - Fanfani 2003: 37-45. Dionisotti, Carlo, 1971, Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi. Lombardi, Maria Maddalena, 2000, «Distruggere gli errori»: la «Proposta» di Monti, in Gli strumenti di Leopardi: repertori, dizionari, periodici, Pavia, 17-18 dicembre 1998, a cura di Maria Maddalena Lombardi, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 125-143. Lombardi, Maria Maddalena, 2004, Gli scritti lessicografici di Vincenzo Monti per l'allestimento della “Proposta”, Firenze, Le Lettere. Manzoni, Alessandro, 2000, Scritti linguistici inediti, a cura di Angelo Stella e Maurizio Vitale, voll. 2, tt. 3, Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Manzoni, Alessandro, 2005, Postille al Vocabolario della crusca nell’edizione veronese, a cura di Dante Isella, Milano, Centro nazionale studi manzoniani. Martinelli, Donatella, 1997, La formazione del Tommaseo lessicografo, «Studi di filologia italiana», LV, pp. 173-340. Martinelli, Donatella, 2000, Il «Nuovo dizionario de’ sinonimi della lingua italiana», da Milano a Firenze, in Niccolò Tommaseo e Firenze, Atti del Convegno di studi, Firenze, 12-13 febbraio 1999, a cura di Roberta Turchi e Alessandro Volpi, Firenze, Olschki, pp. 155-184. Monti, Vincenzo, 1817-1826, Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca del cavaliere Vincenzo Monti, voll. 4, Milano, Imp. Regia Stamperia (vol. III, 1824). Monti, Vincenzo, 2005, Postille alla Crusca veronese, a cura di M. Maddalena Lombardi, Firenze, Accademia della Crusca. Nencioni, Giovanni, 1983a, Lessicografia e letteratura italiana, in Id., Di scritto e di parlato, Bologna, Zanichelli, pp. 180-207. Nencioni, Giovanni, 1983b, Leopardi lessicologo e lessicografo, in Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello, Torino, Einaudi, pp. 261-295. Nencioni, Giovanni, 2000, Leopardi e l’Accademia della Crusca, in Saggi e memorie, Pisa, Scuola Normale Superiore, pp. 101-111. Parodi, Severina, 1983, Quattro secoli di Crusca: 1583-1983, Firenze, Accademia della Crusca. Serianni, Luca, 1989, Il primo Ottocento, Bologna, Il Mulino («Storia della lingua italiana», dir. Francesco Bruni). Serianni, Luca, 2002, Italiano antico, italiano anticheggiante, in Id., Viaggiatori, musicisti, poeti. Saggi di storia della lingua italiana, Milano, Garzanti, pp. 38-52, già apparso in Miscellanea di studi linguistici in onore di Walter Belardi, a cura di Palmira Cipriano, Paolo Di Giovine, Marco Mancini, Roma, Il Calamo, 1994, pp. 695-708. Sessa, Mirella, 1991, La Crusca e le crusche. Il Vocabolario e la lessicografia italiana del Sette-Ottocento, Firenze, Accademia della Crusca. Timpanaro, Sebastiano, 1969, Classicismo e illuminismo nell’Ottocento italiano, Pisa, Nistri-Lischi. Timpanaro, Sebastiano, 1980, Aspetti e figure della cultura ottocentesca, Pisa, Nistri-Lischi. Timpanaro, Sebastiano, 1995, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Pisa, Nistri-Lischi. Tommaseo, Niccolò, 1826, La storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche scoperte e pubblicate da Niccolo Tommaseo, Milano, Placido Maria Visaj stampatore-librajo nei Tre Re. Tommaseo, Niccolò, 1946, Diario intimo, a cura di Raffaele Ciampini, Torino, Einaudi. Tommaseo, Niccolò, 2007, Gli articoli del «Giornale sulle scienze e lettere delle provincie venete» (1823-1824), a cura di Alessio Cotugno et alii, Roma-Padova, Antenore. Tommaseo, Niccolò, Vieusseux, Gian Pietro, 1956, Carteggio inedito, a cura di Raffaele Ciampini e Petre Ciureanu, vol. I (1825-1834), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura. Vitale, Maurizio, 1984, La questione della lingua, nuova edizione, Palermo, Palumbo. Vitale, Maurizio, 1986, L’oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, Milano-Napoli, Ricciardi. Vitale, Maurizio, 1988, La veneranda favella. Studi di storia della lingua italiana, Napoli, Morano.

Contraffazioni parodistiche dell’aureo Trecento: Monti, Tommaseo e la Crusca veronese

COVINO S
2013-01-01

Abstract

I difetti già riscontrabili nella quarta impressione del Vocabolario della Crusca furono accentuati, com’è noto, dalla celebre riedizione veronese uscita tra il 1806 ed il 1811. Tra gli spogli propri e altrui, di cui il Cesari si servì spiccano quelli di Girolamo Lombardi. Se in generale si può dire che molte delle oltre cinquemila «giunte» furono tratte da testi filologicamente incerti e che in parecchi casi tali integrazioni sono costituite da semplici varianti grafico-fonetiche messe a lemma, le voci siglate L. (Lombardi) risultano le più contraddittorie proprio rispetto alla vagheggiata purezza del tosco-fiorentino trecentesco, in quanto il gesuita veronese nei suoi elenchi aveva preso in considerazione testi del XIII e del XIV secolo che presentavano tratti fonetici ibridi, spesso tosco-umbri e meridionali (cfr. Vitale 1986: 507-539). Si capisce, dunque, la definizione, caustica ma azzeccata, di «tesauriere di spazzature» che Tommaseo appioppò al Lombardi in una nota della parodia trecentesca pubblicata a Milano nel 1826 con il titolo La storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche, le cui fonti linguistiche sono state individuate, oltre che nel Novellino, proprio nella Crusca veronese. Un gruppo di varianti fonetiche risale infatti a lemmi introdotti ex novo in quel vocabolario sulla base delle attestazioni registrate dal Lombardi in Guittone, in Cavalca e nella tradizione religiosa estesamente toscana dei primi secoli; altre voci richiamano lemmi non esclusivi della Crusca veronese ma che in quella sede erano state messe in rilievo da annotazioni e chiose di vario genere (cfr. Cartago1977: 310-311). Il giovane autore delle sei novelle antiche appare già pienamente conscio della necessità di riformare la prassi lessicografica italiana e tale consapevolezza lo porta a emulare gli atteggiamenti ironici e le trovate linguistico-retoriche escogitate dal Monti per evidenziare i limiti del tradizionalismo arcaizzante, incapace di fornire risposte adeguate alle questioni aperte dalla crisi del linguaggio letterario italiano e dal rinnovamento culturale e scientifico europeo tra Sette e Ottocento. Di particolare interesse i Dialoghi anticesariani apparsi nel «Poligrafo» tra il 1813 e 1814 e quello, intitolato I poeti dei primi secoli della lingua italiana, che apre la seconda parte del III volume della Proposta montiana. In una scena, il sapido polemista, facendo parlare Guittone con il filologo cruscante che nel 1745 ne aveva pubblicato le lettere, aveva messo in bocca all’aretino vocaboli e locuzioni tratte da codici antichi, per prendersi gioco non tanto – o non solo – «dei poeti predanteschi (e degli “agresti vagiti della lingua Italiana” da loro emessi), quanto dell’inattendibilità delle edizioni» cui la Crusca fiorentina aveva attinto per citarli (Serianni 1989: 50-51). A Monti e alla sua cerchia, Tommaseo, all’epoca già entrato in contatto con Manzoni, rimproverava, oltre al fraintendimento del De vulgari eloquentia, l’intellettualismo antipopolare e l’insofferenza verso la pretesa toscana del primato linguistico, condividendo però l’insoddisfazione (provata anche dal grande lombardo e da Leopardi) verso la lessicografia cruscante, ridicolizzata sull’esempio montiano attraverso la mimesi caricaturale del finto antico. Più tardi, le ragioni dell’uso vivo spingeranno Tommaseo a sottoporre la stessa Crusca veronese al vaglio della competenza nativa della sua Geppina, per distinguere la moneta della lingua circolante da quella fuori corso. L’ideale della conciliazione tra toscanità popolare e lingua colta, verificata con lo studio dei dizionari e dei modelli letterari, impedirà però al dalmata di seguire fino in fondo l’autore dei Promessi sposi nella direzione dell’esclusivismo antiletterario fiorentino che caratterizzerà il passaggio dalla ventisettana alla quarantana e la corrispondente evoluzione del pensiero linguistico manzoniano. Bibliografia Alfieri, Gabriella, 2004, Tommaseo toscano, in Bruni 2004: 193-239. Barbarisi, Gennaro (a cura di), 2006, Vincenzo Monti nella cultura italiana, Milano, Cisalpino. Benucci, Elisabetta, Dardi, Andrea, Fanfani, Massimo, 2003, La Crusca nell’Ottocento, Catalogo della mostra documentaria, Firenze, Aula Grande del Dipartimento di Italianistica, 9 aprile 2003, Firenze, Società Editrice Fiorentina. Bezzola, Guido, 1978, Tommaseo a Milano, Milano, Il Saggiatore. Bezzola, Guido, 1991, Aspetti della polemica sui «Lombardi alla prima crociata», «Nuova Antologia», vol. DLXVI, fasc. 2179, luglio-settembre, pp. 222-238. Bruni, Francesco (a cura di), 2004, Niccolò Tommaseo: popolo e nazioni. Italiani, corsi, greci, illirici, Atti del Convegno internazionale di studi nel bicentenario della nascita di Niccolò Tommaseo, Venezia, 23-25 gennaio 2003, Roma-Padova, Antenore. Calabresi, Ilio et alii, 1985, La Crusca nella tradizione letteraria e linguistica italiana, Atti del Congresso internazionale per il IV centenario dell'Accademia della Crusca, Firenze, 29 settembre-2 ottobre 1983, Firenze, Accademia della Crusca. Cartago, Gabriella, 1977, Atteggiamenti linguistici del primo Tommaseo: la «Storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche», «Rendiconti. Istituto Lombardo. Accademia di Scienze e Lettere. Classe di Lettere e Scienze morali e storiche», CXI, pp. 303-312. Cartago, Gabriella, 2000, L’utopia neotoscanista nel Duca d’Atene di Niccolò Tommaseo, in Studi vari di lingua e letteratura italiana in onore di Giuseppe Velli, Milano, Cisalpino, vol. II, pp. 715-728. Cartago, Gabriella, 2004, Dal ‘Perticari confutato da Dante’ alla ‘Nuova Proposta’, in Bruni 2004: 143-156. Cesari, Antonio, 2002, Dissertazione sopra lo stato presente della lingua italiana, testo critico e commento di Alessandra Piva, Roma-Padova, Antenore. Corti, Maria, 1969, Il problema della lingua nel romanticismo italiano, in Ead., Metodi e fantasmi, Milano, Feltrinelli. Covino, Sandra, 2009, Giacomo e Monaldo Leopardi falsari trecenteschi: contraffazione dell'antico, cultura e storia linguistica nell'Ottocento italiano, 2 voll., Firenze : Olschki. Crusca IV = Vocabolario degli Accademici della Crusca, quarta impressione, Firenze, Manni, 1729-1738. Crusca veronese = Vocabolario degli Accademici della Crusca oltre le giunte fatteci finora, cresciuto d’assai migliaja di voci e modi de’ classici, le più trovate da Veronesi, dedicato a Sua Altezza Imperiale il Principe Eugenio Veice-Re d’Italia, Verona, Stamperia di Dionigi Ramanzini, 1806 (uscito in relatà dal 1806 al 1811). Dardi, Andrea (a cura di), 1990, Gli scritti di Vincenzo Monti sulla lingua italiana, Firenze, Olschki. Dardi, Andrea, 2003, Postille di Vincenzo Monti alla ‘Crusca veronese’, in Benucci - Dardi - Fanfani 2003: 37-45. Dionisotti, Carlo, 1971, Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi. Lombardi, Maria Maddalena, 2000, «Distruggere gli errori»: la «Proposta» di Monti, in Gli strumenti di Leopardi: repertori, dizionari, periodici, Pavia, 17-18 dicembre 1998, a cura di Maria Maddalena Lombardi, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 125-143. Lombardi, Maria Maddalena, 2004, Gli scritti lessicografici di Vincenzo Monti per l'allestimento della “Proposta”, Firenze, Le Lettere. Manzoni, Alessandro, 2000, Scritti linguistici inediti, a cura di Angelo Stella e Maurizio Vitale, voll. 2, tt. 3, Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Manzoni, Alessandro, 2005, Postille al Vocabolario della crusca nell’edizione veronese, a cura di Dante Isella, Milano, Centro nazionale studi manzoniani. Martinelli, Donatella, 1997, La formazione del Tommaseo lessicografo, «Studi di filologia italiana», LV, pp. 173-340. Martinelli, Donatella, 2000, Il «Nuovo dizionario de’ sinonimi della lingua italiana», da Milano a Firenze, in Niccolò Tommaseo e Firenze, Atti del Convegno di studi, Firenze, 12-13 febbraio 1999, a cura di Roberta Turchi e Alessandro Volpi, Firenze, Olschki, pp. 155-184. Monti, Vincenzo, 1817-1826, Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca del cavaliere Vincenzo Monti, voll. 4, Milano, Imp. Regia Stamperia (vol. III, 1824). Monti, Vincenzo, 2005, Postille alla Crusca veronese, a cura di M. Maddalena Lombardi, Firenze, Accademia della Crusca. Nencioni, Giovanni, 1983a, Lessicografia e letteratura italiana, in Id., Di scritto e di parlato, Bologna, Zanichelli, pp. 180-207. Nencioni, Giovanni, 1983b, Leopardi lessicologo e lessicografo, in Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello, Torino, Einaudi, pp. 261-295. Nencioni, Giovanni, 2000, Leopardi e l’Accademia della Crusca, in Saggi e memorie, Pisa, Scuola Normale Superiore, pp. 101-111. Parodi, Severina, 1983, Quattro secoli di Crusca: 1583-1983, Firenze, Accademia della Crusca. Serianni, Luca, 1989, Il primo Ottocento, Bologna, Il Mulino («Storia della lingua italiana», dir. Francesco Bruni). Serianni, Luca, 2002, Italiano antico, italiano anticheggiante, in Id., Viaggiatori, musicisti, poeti. Saggi di storia della lingua italiana, Milano, Garzanti, pp. 38-52, già apparso in Miscellanea di studi linguistici in onore di Walter Belardi, a cura di Palmira Cipriano, Paolo Di Giovine, Marco Mancini, Roma, Il Calamo, 1994, pp. 695-708. Sessa, Mirella, 1991, La Crusca e le crusche. Il Vocabolario e la lessicografia italiana del Sette-Ottocento, Firenze, Accademia della Crusca. Timpanaro, Sebastiano, 1969, Classicismo e illuminismo nell’Ottocento italiano, Pisa, Nistri-Lischi. Timpanaro, Sebastiano, 1980, Aspetti e figure della cultura ottocentesca, Pisa, Nistri-Lischi. Timpanaro, Sebastiano, 1995, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Pisa, Nistri-Lischi. Tommaseo, Niccolò, 1826, La storia dei quindici canti di Tommaso Grossi predetta in alcune novelle antiche scoperte e pubblicate da Niccolo Tommaseo, Milano, Placido Maria Visaj stampatore-librajo nei Tre Re. Tommaseo, Niccolò, 1946, Diario intimo, a cura di Raffaele Ciampini, Torino, Einaudi. Tommaseo, Niccolò, 2007, Gli articoli del «Giornale sulle scienze e lettere delle provincie venete» (1823-1824), a cura di Alessio Cotugno et alii, Roma-Padova, Antenore. Tommaseo, Niccolò, Vieusseux, Gian Pietro, 1956, Carteggio inedito, a cura di Raffaele Ciampini e Petre Ciureanu, vol. I (1825-1834), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura. Vitale, Maurizio, 1984, La questione della lingua, nuova edizione, Palermo, Palumbo. Vitale, Maurizio, 1986, L’oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, Milano-Napoli, Ricciardi. Vitale, Maurizio, 1988, La veneranda favella. Studi di storia della lingua italiana, Napoli, Morano.
2013
978-88-7667-469-3
Storia della lessicografia italiana, Crusca veronese, Vincenzo Monti, Niccolò Tommaseo, parodie
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