Il titolo rappresenta uno degli elementi fondamentali del peritesto editoriale, collocandosi in pieno, più di ogni altro, sulla linea di confine – soglia – che separa l’opera da tutto ciò che non lo è. Tuttavia la pratica produttiva dell’editoria contemporanea, che in moltissimi casi affida direttamente agli editor il compito di estrarre un titolo dall’opera, o a una contrattazione con l’autore nei casi di maggiore potere autoriale, ha determinato uno slittamento di questo elemento sempre più verso lo spazio esterno dell’opera, dove interagisce col lettore non solo per conto dell’opera ma anche con un margine sempre più alto di autonomia semantica. Titolare, oggi, significa inserire nel flusso dei significati circolanti costanti semantiche che aiutano la comunità dei lettori a costruirsi un’idea del sistema delle opere, nel quale è possibile riconoscere generi, mode, tendenze, grazie a un processo che segue le fasi: dell’accumulazione di tratti semantici, della formazione di temi, dell’assestamento lessicale e stilistico, della riconoscibilità. È a partire dall’attività di consultazione dei titoli, così come degli altri elementi paratestuali e più in generale delle forme brevi della comunicazione, che si crea una semiosfera, uno sfondo culturale rispetto al quale si stagliano contenuti specifici più articolati. Il saggio passa in rassegna gran parte della bibliografia in lingua italiana sul titolo, unitamente ad alcuni testi europei maggiormente rappresentativi, ricostruendo il processo di studio che va dalla sua funzione ancillare rispetto all’opera fino all’autonomia comunicativa dell’industria dei contenuti attuale.

Il titolo tra critica letteraria e linguistica

MARINO T
2016-01-01

Abstract

Il titolo rappresenta uno degli elementi fondamentali del peritesto editoriale, collocandosi in pieno, più di ogni altro, sulla linea di confine – soglia – che separa l’opera da tutto ciò che non lo è. Tuttavia la pratica produttiva dell’editoria contemporanea, che in moltissimi casi affida direttamente agli editor il compito di estrarre un titolo dall’opera, o a una contrattazione con l’autore nei casi di maggiore potere autoriale, ha determinato uno slittamento di questo elemento sempre più verso lo spazio esterno dell’opera, dove interagisce col lettore non solo per conto dell’opera ma anche con un margine sempre più alto di autonomia semantica. Titolare, oggi, significa inserire nel flusso dei significati circolanti costanti semantiche che aiutano la comunità dei lettori a costruirsi un’idea del sistema delle opere, nel quale è possibile riconoscere generi, mode, tendenze, grazie a un processo che segue le fasi: dell’accumulazione di tratti semantici, della formazione di temi, dell’assestamento lessicale e stilistico, della riconoscibilità. È a partire dall’attività di consultazione dei titoli, così come degli altri elementi paratestuali e più in generale delle forme brevi della comunicazione, che si crea una semiosfera, uno sfondo culturale rispetto al quale si stagliano contenuti specifici più articolati. Il saggio passa in rassegna gran parte della bibliografia in lingua italiana sul titolo, unitamente ad alcuni testi europei maggiormente rappresentativi, ricostruendo il processo di studio che va dalla sua funzione ancillare rispetto all’opera fino all’autonomia comunicativa dell’industria dei contenuti attuale.
2016
TITOLO; LETTERATURA; PARATESTO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12071/10838
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